IL CARDIOPALMO O PALPITAZIONE: un sintomo innocuo o un campanello di allarme?

Chi di noi non ha mai sentito “un tuffo al cuore” o una accelerazione improvvisa e fastidiosa del battito cardiaco, più o meno duratura? Tale disturbo, noto come cardiopalmo o palpitazione, può capitare a qualsiasi età, in qualsiasi momento della giornata o in qualsiasi tipo di attività fisica, spesso anche in pieno riposo. In caso di comparsa in una persona già affetta da una patologia cardiovascolare (cardiopatia ischemica, scompenso, ipertensione) o con familiari affetti da una patologia aritmica, tale sintomo deve essere sempre attentamente valutato dal proprio cardiologo perchè può rappresentare una complicanza della cardiopatia di base o una nuova patologia aritmica; in questi casi va sempre considerato un campanello di allarme ed una visita cardiologica con alcuni eventuali esami più approfonditi sono decisamente indicati.

Fortunatamente molte volte il cardiopalmo compare in persone assolutamente sane o comunque senza una storia di malattia cardiovascolare personale o familiare (ricordiamoci che la familiarità va sempre tenuta presente in tutte le malattie); in questi casi spesso il sintomo non rappresenta un vero e proprio motivo di preoccupazione, sopratutto se è fugace e sporadico, trattandosi in genere di normali reazioni fisiologiche legate a stimoli emotivi o ad uno stato ansioso, oppure secondarie a cambiamenti delle abitudini di vita o ancora al passaggio stagionale; altre volte si tratta di aritmie benigne e semplici in cuori peraltro sani e che non richiedono esami diagnostici approfonditi o terapie specifiche.

Tuttavia, per poter distinguere i casi da seguire con attenzione, oppure nel caso di sintomo persistente o accompagnato da altri sintomi come vertigini o sincope o senso di stanchezza oppure dolore toracico o anche sensazione di difficoltà di respiro, è sicuramente necessario un consulto cardiologico per approfondire il quadro clinico della persona ed eseguire alcuni esami strumentali di prima valutazione come Elettrocardiogramma (ECG) ed ecocardiogramma color-doppler. Inutile e inappropriato appare eseguire in prima istanza esami come un ECG Holter delle 24-48 ore o un test ergometrico (prova da sforzo), sopratutto se prescritti da chi non ha competenze aritmologiche e cardiologche tali da poterli correttamente interpretare e prima di aver svolto una normale visita cardiologica con un ECG ed un ecocardiogramma color-doppler.

Soltanto con una valutazione cardiologica specifica e dopo eventualmente aver eseguito con i giusti tempi e indicazioni gli esami ematochimici e strumentali idonei al caso, si potrà infatti arrivare ad una diagnosi corretta ed eventualmente anche ad una terapia appropriata, evitando inutili ansie e anche spese del tutto ingiustificate. Il cardiopalmo o palpitazione è un sintomo molto comune, addirittura quotidiano in alcune persone, seguiamo questi semplici suggerimenti per poterci orientare in maniera rapida e sicura verso un percoso medico adeguato alle effettive necessità del nostro cuore. ❤

Contributo di approfondimento destinato alla consultazione libera senza scopo accademico o di consulenza medica; scritto personalmente dal Dr. Ranalli e riproducibile in tutto o in parte dietro citazione della fonte.

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