
La sincope è una perdita di coscienza che può occorrere sia repentinamente che dopo sintomi premonitori (prodromi), seguita da caduta a terra se si è in posizione eretta ovvero caratterizzata da perdita completa delle facoltà cognitive e motorie se si è già seduti o distesi; è seguita da una ripresa più o meno torpida delle normali facoltà di veglia.
La sincope riconosce molte cause e fortunatamente nella maggioranza dei casi ha una origine benigna. Molti di noi hanno avuto questa esperienza, riferita anche come svenimento o deliquio e molti altri sono destinati ad averne i sintomi almeno una volta nella vita. A dispetto della sua frequenza e della sua generica benignità, esistono casi in cui la prima sincope è il segnale di una condizione che si ripeterà nel tempo ovvero di una malattia vera e propria anche molto grave, come nel caso delle sincopi legati ad una cardiopatia strutturale, ad una aritmia grave o a gravi problemi circolatori e neurologici.
Risulta evidente come sia necessario distinguere con rapidità se tale evento sia legato ad una malattia seria sottostante e un check up cardiologico è indicato per escludere, talora con esami anche più sofisticati, che la sincope non sia di origine cardiogena. In questi casi si può orientare la diagnosi verso una sincope di tipo “riflessa” o anche legata a cali improvvisi della pressione arteriosa, condizioni sicuramente non maligne ma che devono essere diagnosticate e quando possibile trattate perché spesso ripetitive.
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