Ipertensione arteriosa

L’ipertensione arteriosa sistemica o più semplicemente ipertensione arteriosa, conosciuta come il “killer silenzioso”, è uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare modificabili, insieme al diabete mellito, alla dislipidemia e al fumo di sigaretta.

Per fattori di rischio modificabili si intendono quelle patologie o abitudini di vita che possono essere controllate o eliminate tramite terapie o cambio dello stile di vita. Il danno da ipertensione arteriosa è progressivo e in parte reversibile. Ovviamente maggiore è la reversibilità del danno quanto più precoce è la diagnosi e migliore il trattamento della patologia.

Le alterazioni cardiovascolari legate ad una ipertensione arteriosa mal controllata o non diagnosticata possono colpire tutti i distretti della circolazione arteriosa, dal cervello ai reni, dagli arti inferiori all’intestino e ovviamente il cuore, aorta e coronarie. Le patologie innescabili da tale danno vanno dalla ipertrofia miocardica alla coronaropatia, all’aneurisma/dissecazione dell’aorta, all’ictus cerebrale, ai danni renali e intestinali, sino alla arteriopatia degli arti inferiori.

Risulta piuttosto evidente quanto sia importante una diagnosi precoce e un trattamento adeguato alle moderne Linee Guida Internazionali, soprattutto in chi ha altri fattori di rischio ed è perciò a più alta probabilità di sviluppare un danno cardiocircolatorio acuto o cronico, talora grave e permanente.

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