La donna in età fertile possiede un organismo dotato di capacità di adattamento eccezionali, predisposte dalla natura proprio per accogliere una nuova vita e le sue prime fasi sviluppo. Accade tuttavia che sia per una predisposizione personale sia per patologie preesistenti ed eventi concomitanti alla gravidanza, possano svilupparsi delle condizioni di alto rischio sia per la madre che per la nuova vita che si sta sviluppando.
Di queste patologie quelle che si possono verificare nel terzo trimestre di gravidanza e nel periodo del parto sono decisamente le più pericolose (eclampsia, cardiomiopatia del peri partum). Può quindi accadere che il Ginecologo di fiducia richieda una valutazione cardiologica clinica e strumentale anche soltanto per accertarsi che non vi siano segni di sofferenza cardiaca materna e per un parere sulla terapia da seguire, in caso ad esempio di presenza di elevati valori della pressione arteriosa o di altre patologie preesistenti.
Per le donne che hanno già uno o più fattori di rischio cardiovascolari è consigliabile un checkup cardiologico all’inizio della gravidanza, per un migliore inquadramento del rischio sia gestazionale che cardiovascolare.
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